[pubblichiamo nella sezione Documenti la lettera apparsa sul sito del quotidiano Domani il 19 aprile 2023]

Caro direttore,
in seguito all’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd si è accesso un forte dibattito sul ruolo dei cattolici in politica e dentro alla nuova sinistra che la segretaria sta costruendo. Vorremmo intervenire su questa discussione, con uno spirito costruttivo: siamo persone iscritte, elettrici, simpatizzanti del Pd guidato da Elly Schlein, molti di noi appartengono alle e ai giovani cosiddetti “millennial” e “generazione Z” e siamo cattolici.

Essere persone cattoliche significa essere discepole e discepoli di Gesù. Nella parabola del buon samaritano la persona aggredita dai briganti, derubata, picchiata, ferita e abbandonata sul bordo della strada rappresenta gli esseri umani di tutti i tempi e tutti i luoghi feriti dai briganti della storia: oggi sono le ingiustizie, i respingimenti, le guerre, le violenze, la cultura dello scarto. Il sacerdote e il levita, due figure religiose, vedono e passano oltre, indifferenti. Quando il samaritano, considerato straniero e eretico, vede l’uomo ferito, ne ha compassione. Il verbo greco, splagchizomai, indica la compassione viscerale. È il verbo di Gesù.

Il Vangelo ci dice che non conta ciò che professi a parole, ma ciò che vivi. Ecco perché le persone cattoliche devono camminare con tutte le persone di buona volontà. Come spiega l’enciclica Fratelli tutti: l’amore viscerale «è anche civile e politico, si esprime non solo in relazioni intime e vicine, ma anche nelle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici» (FT 181). Per questo le persone cattoliche partecipano alla vita politica, in varie forme e in vari partiti, e camminano accanto alle persone animate dallo stesso amore viscerale, nella laicità dello stato. Siamo in un cambiamento d’epoca.

Il collasso socio-ambientale è il risultato di una politica economica globale neoliberista, dove il dominio del denaro si è saldato con il patriarcato. Come afferma papa Francesco: «Non si tratta di dare pennellate di vernice, no: bisogna cambiare la struttura». Sull’incapacità della sinistra di dare risposte vere alla crisi, sulla sofferenza causata dal capitalismo, ha raccolto consensi la destra che in Occidente si identifica con conservatorismo, nativismo, autoritarismo e neoliberismo.

I CATTOLICI SONO RADICALI
Le persone cattoliche sono per prime portatrici di posizioni radicali. Se ami visceralmente senti la necessità non di posizioni moderate che mettano sullo stesso piano gli interessi degli oppressi e degli oppressori, ma di posizioni radicali, come quelle espresse da papa Francesco.

La Laudato si’ parla di conversione ecologica, si è passati alla transizione ecologica, dove il cambio di parole, come nota Francesco Gesualdi, non è casuale. Sul tema migratorio l’Italia e l’Europa si sono rese responsabili di quella vergogna epocale che sono gli accordi con la Libia. Altri esempi di cedimenti al neoliberismo si trovano nelle politiche per il lavoro, per la scuola.

Sui cosiddetti temi eticamente sensibili occorre molta attenzione. Come tutti i nodi politici, vanno affrontati assumendo il paradigma della complessità e dell’alterità. La stessa Chiesa sta elaborando una riflessione più avanzata sui temi legati alla sessualità. Non possiamo sottrarci al confronto, ma dobbiamo stare dentro, in un vero ascolto del punto di vista dell’altro nella ricerca costante di una sintesi che garantisca i diritti di tutti.

CON I MOVIMENTI POPOLARI
Tra i punti caratteristici di papa Francesco c’è la valorizzazione dei movimenti popolari, il loro coinvolgimento, anche nella politica, ben sapendo che a causa della loro radicalità danno fastidio. Solo così si può realizzare quella che un grande riferimento dei cattolici in politica, Giuseppe Dossetti, ha definito «democrazia sostanziale», «vero accesso del popolo e di tutto il popolo al potere e a tutto il potere, non solo a quello politico, ma anche a quello economico e sociale», promuovendo l’emancipazione e la partecipazione.

Per queste ragioni riteniamo che la sinistra guidata da Elly Schlein rappresenti un’occasione storica. Le posizioni radicali che nascono dall’amore viscerale trovano una vera possibilità di attuazione nella sinistra guidata da Elly Schlein. Non parla di transizione ecologica ma di conversione ecologica, e ha confermato questo coraggio nominando responsabile delle politiche ambientali Annalisa Corrado.

Sui temi sociali e su quello migratorio ha annunciato una svolta: cancellazione degli accordi con la Libia e superamento della Bossi-Fini. La vicinanza di Elly ai movimenti popolari, da alcuni criticata, è un punto qualificante per una vera democrazia sostanziale. Nella sinistra guidata da Elly Schlein noi ci sentiamo a casa e non ci sentiamo chiamati a rappresentare un’ala moderata né una riserva indiana, ma proprio a stimolare la politica, con lo stile del lievito, a un’ulteriore radicalità evangelica, sulla scia dell’insegnamento sociale della chiesa espresso da papa Francesco.

Primi firmatari:

Giovanni Bruscoli (2003); Alessandro Mantellini (2003); Simone Zetti (2003); Adele Gardin (2003); Matilde Parigi (2002); Giulia Bellandi (2003); Chiara Falorsi (2003); Lucia Paolinelli (2003); Francesca Taiuti (2003); Chiara Marinai (2003); Angela Barbati Minischetti (2003); Chiara Galassi (2003); Margherita Benesperi (2003); Carlo Francescato (2005); Alessandro Ceschel (2002); Rocco Biancone (2002); Riccardo Vercillo (2001); Eleonora Bonara (1999), non tesserata al Pd; Davide Muradore (1992) segretario del circolo Pd di Fiorano Modenese (Mo); Laura Medici (1999); Alessandro Albergamo segreteria Pd Bologna; Sara Accorsi; Ambrogio Dionigi

 

Crediti foto: Francesco PierantoniCC BY 2.0, via Wikimedia Commons