È da poco stata presentata al pubblico una nuova associazione politica che ambisce ad essere un centro di elaborazione e discussione culturale a tutto tondo per la rifondazione della sinistra politica.

Eccone le ragioni, in sintesi: «Noi vogliamo aiutare la sinistra a trovare forza e idee, e ritrovare una comunità, per vincere la sfida del nostro tempo. Per ridare dignità agli esseri umani e un futuro di benessere al nostro angolo di mondo e al Pianeta; per ridare un senso agli ideali del progresso, cioè alla speranza di libertà, uguaglianza e fraternità. Per restituire alla storia il suo significato più bello, possibile». Si chiama “Rosa rossa” ed è ispirata fin dal logo all’ipotesi di una «cultura politica progressista». A noi che abbiamo amato la Rosa Bianca della Resistenza tedesca qualcosa dice anche solo con il nome.

Tra i fondatori e i promotori personalità come Emanuele Felice (presidente), Alfredo D’Attorre, Laura Pennacchi, Andrea Roventini, Nadia Urbinati. L’associazione intende promuovere le idee del socialismo e dell’ecologismo come si vede dal suo manifesto, cui rinviamo per un approfondimento. Nel pluralismo di iniziative con cui si può iniziare a pensare la riscossa del campo alternativo all’attuale maggioranza politica, si tratta di una presenza che ci appare potenzialmente molto interessante, con cui speriamo di poter collaborare.