Il Professor Angelo Mattioni ci ha lasciati nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità liturgica del Sacro Cuore di Gesù.
Sembra davvero il compimento di un disegno della Provvidenza. Al Sacro Cuore di Gesù è intitolata l’Università Cattolica di Milano, l’istituzione alla quale Angelo Mattioni è appartenuto nell’intero arco della sua professione di studioso e docente. Qui è stato, infatti, Assistente ordinario, Libero docente e Professore ordinario, prima nella Facoltà di Scienze Politiche, dove si era laureato nel 1959, poi in quella di Giurisprudenza. Di questa, dopo il collocamento a riposo, è diventato professore emerito di Diritto Costituzionale.
Non di sola appartenenza in senso puramente professionale si parla, ma di un legame alimentato dalla piena condivisione della vocazione impressa dai fondatori all’Ateneo dei cattolici italiani. Una vocazione capace di saldare l’afflato spirituale ispirato dalla fede e la ricerca scientifica illuminata dalla ragione.
Fides et ratio. Restituiscono entrambe, insieme e inscindibilmente, la fisionomia di Angelo Mattioni come uomo e come scienziato, nella vita quotidiana e negli studi.
È alla fede, nella profondità radicale del messaggio evangelico, che si devono la bontà e la mitezza dell’uomo. Tratti del suo carattere che restituivano nelle relazioni con gli altri sobrietà, umiltà e signorilità.
A chi lo ha conosciuto da vicino amava esprimere, laicamente, la convinzione che l’adesione al Vangelo equivalesse a scegliere un modello di “vita buona”, che “fa stare bene”, avendo egli chiaro il nesso che collega l’azione dell’uomo alla sua coscienza, plasmata dalla Parola. Avendo cioè chiaro il senso del testimoniare la Parola. Viene in mente la riflessione di san Paolo ai Corinzi (II, 4, 13): «Ho creduto, perciò ho parlato». Dunque, la parola, il logos, l’intelligenza, la ragione.
Nuovamente, fides et ratio.
La sua “filiazione” accademica e scientifica rimonta direttamente alle figure di Giorgio Balladore Pallieri e di Giuseppe Biscottini, entrambi internazionalisti e giuspubblicisti dell’Università Cattolica. Non è un caso che il Diritto internazionale, il Diritto pubblico e il Diritto costituzionale fossero tradizionalmente professati dagli stessi docenti. A pensarci bene, sono le anime della scienza giuridica più prossime alla politica. Il diritto degli Stati e il diritto dello Stato.
Questa cifra ha segnato in Angelo Mattioni la declinazione della politica – quella con la “P” maiuscola – nella professione di docente, come anche nell’impegno sociale e civile. Tutti i suoi scritti, per la scelta dei temi dibattuti e per le tesi argomentate, sono attraversati dalla tensione perenne dell’uomo di scienza che sposa una identificata concezione del Diritto – nel suo caso il “normativismo” di matrice kelseniana –, ma che contemporaneamente si preoccupa di orientarla all’esaltazione dell’umano.
Ancora, fides et ratio. Era in lui solida – perché cristianamente ispirata ‒ la convinzione che alla protezione e alla valorizzazione dell’uomo, la “forma” del Diritto dovesse essere costantemente orientata. Non già, dunque, un simulacro vuoto, un puro quanto asettico e impersonale “formalismo”, solo asseritamente neutro, ma un perimetro di tutele certe, unicamente indirizzate alla promozione dell’uomo. Chi può non cogliere in questa aspirazione, il riverbero dei fondamenti del Patto costituente, addensati negli artt. 2 e 3 della Costituzione italiana?
Ma se questo è senz’altro il primo e più diretto livello di realizzazione della sua sensibilità politica, altrettanto intenso è stato l’impegno sociale, rispetto al quale il percorso di Angelo Mattioni incrocia l’insegnamento – che fu innanzitutto “testimonianza” ‒ di Giuseppe Lazzati e il magistero episcopale di Carlo Maria Martini.
Mattioni è stato per lunghi anni Presidente della Fondazione intitolata al prof. Lazzati (oggi, per la Chiesa cattolica, venerabile), contribuendo a renderne la sede originaria in Largo Corsia dei Servi (Milano) luogo aperto e plurale di dibattito culturale e politico, nella prospettiva del servizio alla città e alla Chiesa ambrosiana.
Fides et ratio. È stata la testimonianza di Angelo Mattioni nella vita quotidiana, con la sua amatissima famiglia.
Fides et ratio. È il legato che lascia a chi ha avuto il privilegio di avvicinarlo nei lunghi anni della sua docenza e di attingere al suo insegnamento.
(Foto: www. cattolicanews.it)