LA RIVISTA
STORIA
«Appunti di cultura e politica» è nel suo quarantacinquesimo anno di vita. Uscì per la prima volta nel maggio del 1978, subito dopo l’assassinio di Aldo Moro. Era la rivista della Lega Democratica, un gruppo di cattolici che intendeva svolgere il compito di una riflessione e pressione in vista della riforma della democrazia italiana, con particolare attenzione al ruolo della Dc, perno del sistema politico della fase iniziale della Repubblica. Achille Ardigò, Pietro Scoppola, Paolo Prodi, Paolo Giuntella, Ermanno Gorrrieri, Paola e Angelo Gaiotti e tanti altri animarono questa battaglia, che durò per tutti i primi difficili anni Ottanta.
Sciolta la Lega Democratica nel 1987, sotto la direzione di Pietro Scoppola la rivista continuò, impegnandosi nella riflessione sull’ «alternanza» per sbloccare la politica italiana. La direzione passò quindi a un gruppo di giovani di provenienza fucina, guidato da Giorgio Tonini, che si impegnò nel dibattito referendario e nella costruzione di una nuova «democrazia governante».
Passato questo gruppo ad altre scelte, la rivista venne presa in mano da un gruppo di amici coordinato da Riccardo Imberti, con sede a Brescia (la continuazione dell’esperienza venne ancora incoraggiata dai fondatori). Giovanni Colombo, Fulvio De Giorgi, Guido Formigoni, Rosario Iaccarino e altri, diedero al foglio una impostazione ulivista, perseguendo anche nuove strade sul nesso «persona e comunità», dal 1998 al 2001. Nel 2002 l’approdo, in continuità con quella stagione, a rivista dell’associazione Città dell’uomo, fondata da Giuseppe Lazzati, che ha editato negli ultimi vent’anni la rivista e ancora oggi ne è responsabile. “Appunti” ha continuato a sperimentare il metodo proposto da Giuseppe Lazzati: “pensare politicamente” da laici credenti nei marosi dei cambiamenti storici.